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Simone

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Messaggio da Simone » 07 giu 2002, 13:30

Se c`è l`angolo dei cattivi deve pure esserci la lavagna dei buoni!
06/06/2002: ho acquistato un Perfecto Garcia "Ensign"(è un lonsdale) al costo di 3.10 euro. Combustione buona, tiraggio corretto. Capa colorado poco profumata. Acceso, aromi di nocciola tostata, caffè, lievissima zolla e finale lungo con note enormi e cremose (persino invadenti) di cioccolato fondente! Divertente, per nulla impegnativo e costa 3 euro.
Meditate gente....

ilghiro
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Messaggio da ilghiro » 07 giu 2002, 19:21

Hoyo Monterrey Double Corona: miele allo stato puro! Fin dall`accensione è un crescendo di miele, con uno piccolo sfondo di caffè con un pò di note tostate. La capa è di un colorado stupendo (ne ho altri più sul colorado-maduro.
Tiraggio e combustione perfetti. Grandissimo sigaro per viziati e per chi si vuole dedicare due ore di riflessione a se` stessi.

Vlad H.D.®
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Messaggio da Vlad H.D.® » 08 giu 2002, 09:51

direi che sono dello stesso parere, mi hai battuto sul tempo, allora io rilancio con Vagas Robaina Unicos, sigaro con una capa oleosa di colore maduro-colorado, una fumata impegnativa ma piacevole un sigaro che realmente crea soddisfazione nell`essere incenerito!!

Rocfort

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Messaggio da Rocfort » 09 giu 2002, 12:21

Caro ilghiro, nonchè Vladimir, sarei veramente felice se la qualità dei recenti Hoyo ddoubla corona è ritornata quella del passato. Io ho fumato il mio ultimo Hoyo indimenticabile 3 anni fà ultimo di una scatola da 25 comprata in Spagna 3 anni prima. Quindi parliamo di sigari del 1994-5. Deva dire che l`ultimo numero dell`Amateur du cigare che mi è arrivato venerdì, riporta al punteggio massimo di 5 fascette l`Hoyo doubla corona, facendolo uscire vincitore dallo scontro con un Punch doubla corona. IO ho un solo Hoyo in humidor ed attendevo impaziente ma anche impaurito da possibili cocenti delusioni. Ora convinto da voi due, lo fumerò e vi saprò dire. Ovviamente si tratta di un Hoyo contemporaneo con giusto 6 nesi di stagionatura.
Personalmente insisto sul Partagas Curchill de Luxe: nero, cioccolato in semi, succo di canna grezzo e tonnelate di spezie caraibiche, per una progressione mozzafiato ed un finale lunghissimo. Se lo trovate che sia assolutamente nero quasi oleoso e di giusta consistenza e vi regalerà una fumata indimenticabile.

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Messaggio da Vlad H.D.® » 09 giu 2002, 13:12

grazie per il consiglio Rocfort non manchero` di seguirlo e di provare questo formato di casa Partagas

ilghiro
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Messaggio da ilghiro » 09 giu 2002, 14:09

Anche io per il Churchill de Luxe ho speso parole di elogio nel precedente forum.
Ora invece lo faccio per H.Monterrey Churchill:
che fumata! Appena arrrivatomi da Gerard un box Vintage è stata "la fumata indimenticabile"!
Perfettamente conservati, tiraggio e combustione perfetti. Color cacao la capa. E subito appena acceso sembra di esserci immerso nel cacao e miele. Che paradiso. E` così fino a fumarsi le dita in un continuo crescendo di forza. Quasi quasi ne ordino un`altra scatola.
Ciao a tutti.

ilghiro
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Messaggio da ilghiro » 09 giu 2002, 14:11

Forrei far notare a tutti colore "che hanno parlato male del grade D4 Partagas" che sull`ultimo numero di Cigar Aficionado ha preso un misero 94 punti. Sì avete capito bene. Mentre il Monte n.2 ha 92 punti.
Che sia l`anno della riscossa? Io lo spero e ho fiducia.

Rocfort
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Messaggio da Rocfort » 10 giu 2002, 10:44

Caro il ghiro, sono anni che CA dà punteggi stratosferici al Monte 2. Infatti qui a Roma il 90% dei monte 2 vanno agli americani. Anche quando CA dava 94 il Monte 2 era incostante, asciutto e poco complesso. Forse una discreta forza e scarsa complessità sono l`ideale di CA e questo spiegherebbe anche il 94 ai recenti D4 che continuo a reputare una imitazione dei vecchi D4 che invece prendevano appena 90-91. Sul nuovo corso in Cuba ti consiglio la lettura dell`ultimo Amateur du Cigare, che dedica l`intero numero a Cuba 2002. Ci sono molti spunti di riflessione e di speranza per il futuro. Se siete interessati e non avete possibilità di entrare in possesso della rivista fatemelo sapere e vi riassumerò le informazioni più importanti riportate sul numero in questione.

ilghiro
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Messaggio da ilghiro » 10 giu 2002, 13:58

Ti ringrazio, ne sarei molto lieto. la mia email la trovi nel mio account o nel forum "vergogna"!
Ciao e grazie.
Comunque sono d`accordo con te.

odolo
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Messaggio da odolo » 10 giu 2002, 14:57

Il tuo atto di generosità traduttrice e sintetizzante sarebbe veramente ben accolto da tutta la comunità di questo forum!
Mi associo a ilGhiro, quindi, nel chiederti questa gentilezza, caro Rocfort.
A te la scelta se pubblicarlo sul forum o mandarlo a chi te lo richiede.
Ciao e grazie

barba13
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Messaggio da barba13 » 10 giu 2002, 15:15

Caro Rockfort la tua offerta è troppo allettante per rinunciarvi. Ti sarei grato se volessi mandare anche a me il riassunto de l`Amateur du cigare.

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Messaggio da Rocfort » 10 giu 2002, 18:19

Rispondo a tutti con vero piacere. La cosa che più mi ha colpito è stato l`esame fatto dei motivi del cattivo tiraggio degli avana. Non si tratterebbe della scarsa preparazione dei torcedores e della fretta con ridotti tempi di maturazione del tabacco, ma il problema risiederebbe nell`impiego delle nuove varietà di tabacchi: l`habana 2000, il corojo 98 e 99. Si tratta di tabacchi più resistenti alle infezioni, ma con foglie più sottili. Ciò ha comportato un grosso problema. Una misura importante del sigaro a Cuba è il peso. Ogni vitola ha un peso che deve essere rispettato con possibilità di scarto entro il 5%. Così è capitato che con le nuove foglie più sottili, per raggiungere il peso atteso era necessario riempire in eccesso. Leggendo tra le righe si percepisce anche un certo scontento per le qualità gustative di queste nuove varietà. Scoperto il problema si correrà ai rimedi con nuove varietà, sembra più promettenti e soprattutto evitando di attenersi strettamente al peso classico delle singole vitole. Inoltre sono già in funzione 5 macchine che controllano il tiraggio prima della applicazione della capa e diverranno 50 entro la fine dell`anno. Altra novità importante è che il controllo di qualità generale è stato dato nelle mani di un francese che intende perfezionare le fasi di controllo al punto di ottenere il riconoscimento di ISO 9000. Infine una tabella riportava le marche di sigari prodotte dalle singole fabbriche. Chi interessato può chiedere, e rivista in mano posso riportarvi fabbrica e sigari. Riassumendo sembra che la qualità sia tornato ad essere il centro del processo produttivo a Cuba e c`è da sperare che presto vedremo il risultato di questi sforzi.

Rocfort

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Messaggio da Rocfort » 10 giu 2002, 18:20

Rispondo a tutti con vero piacere. La cosa che più mi ha colpito è stato l`esame fatto dei motivi del cattivo tiraggio degli avana. Non si tratterebbe della scarsa preparazione dei torcedores e della fretta con ridotti tempi di maturazione del tabacco, ma il problema risiederebbe nell`impiego delle nuove varietà di tabacchi: l`habana 2000, il corojo 98 e 99. Si tratta di tabacchi più resistenti alle infezioni, ma con foglie più sottili. Ciò ha comportato un grosso problema. Una misura importante del sigaro a Cuba è il peso. Ogni vitola ha un peso che deve essere rispettato con possibilità di scarto entro il 5%. Così è capitato che con le nuove foglie più sottili, per raggiungere il peso atteso era necessario riempire in eccesso. Leggendo tra le righe si percepisce anche un certo scontento per le qualità gustative di queste nuove varietà. Scoperto il problema si correrà ai rimedi con nuove varietà, sembra più promettenti e soprattutto evitando di attenersi strettamente al peso classico delle singole vitole. Inoltre sono già in funzione 5 macchine che controllano il tiraggio prima della applicazione della capa e diverranno 50 entro la fine dell`anno. Altra novità importante è che il controllo di qualità generale è stato dato nelle mani di un francese che intende perfezionare le fasi di controllo al punto di ottenere il riconoscimento di ISO 9000. Infine una tabella riportava le marche di sigari prodotte dalle singole fabbriche. Chi interessato può chiedere, e rivista in mano posso riportarvi fabbrica e sigari. Riassumendo sembra che la qualità sia tornato ad essere il centro del processo produttivo a Cuba e c`è da sperare che presto vedremo il risultato di questi sforzi.

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Messaggio da Rocfort » 10 giu 2002, 18:21

Rispondo a tutti con vero piacere. La cosa che più mi ha colpito è stato l`esame fatto dei motivi del cattivo tiraggio degli avana. Non si tratterebbe della scarsa preparazione dei torcedores e della fretta con ridotti tempi di maturazione del tabacco, ma il problema risiederebbe nell`impiego delle nuove varietà di tabacchi: l`habana 2000, il corojo 98 e 99. Si tratta di tabacchi più resistenti alle infezioni, ma con foglie più sottili. Ciò ha comportato un grosso problema. Una misura importante del sigaro a Cuba è il peso. Ogni vitola ha un peso che deve essere rispettato con possibilità di scarto entro il 5%. Così è capitato che con le nuove foglie più sottili, per raggiungere il peso atteso era necessario riempire in eccesso. Leggendo tra le righe si percepisce anche un certo scontento per le qualità gustative di queste nuove varietà. Scoperto il problema si correrà ai rimedi con nuove varietà, sembra più promettenti e soprattutto evitando di attenersi strettamente al peso classico delle singole vitole. Inoltre sono già in funzione 5 macchine che controllano il tiraggio prima della applicazione della capa e diverranno 50 entro la fine dell`anno. Altra novità importante è che il controllo di qualità generale è stato dato nelle mani di un francese che intende perfezionare le fasi di controllo al punto di ottenere il riconoscimento di ISO 9000. Infine una tabella riportava le marche di sigari prodotte dalle singole fabbriche. Chi interessato può chiedere, e rivista in mano posso riportarvi fabbrica e sigari. Riassumendo sembra che la qualità sia tornato ad essere il centro del processo produttivo a Cuba e c`è da sperare che presto vedremo il risultato di questi sforzi.

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Messaggio da odolo » 10 giu 2002, 18:43

Molto, molto interessante! Grazie mille Rocfort.
La notizia più eclatante mi sembra quella che vogliano mettere un francese a recuperare il discorso qualità! Nonostante tutto ciò che si può dire dei francesi (diciamocelo, sono un po` spocchiosetti!), non si può negare che in fatto di prodotti di qualità non sono secondi a nessuno, soprattutto dal punto di vista della filosofia di produzione e della capacità di saperla vendere.
Una paura di fondo, però, mi rimane: se veramente è (quasi) tutta colpa delle nuove qualità di tabacco, chi ci assicura che le future saranno migliori?!
Uno speranzoso saluto.

ilghiro
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Messaggio da ilghiro » 11 giu 2002, 01:09

Caro Cimo concordo pienamente con te, sia per l`Exibition n.3 sia per il PArtagas 8-9-8.
Entrambi nella categoria dei miei preferiti.
Comunque aggiungerei il Cohiba Robusto. Perchè quando "è in forma" è veramente una gran fumata. Così come lo specially Selected.
Tra i corona gorda un posto di merito va al Punch Royal seletion n.11

lobo
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Messaggio da lobo » 11 giu 2002, 11:21

Carissimo sig. Rocford, le sarei grato se mi riuscisse ad inviare l`elenco delle marche di sigari prodotte nelle singole fabbriche. L`e-mail la trova cliccando sul mio nick name. Saluti e buon fumo!

lucamercurio

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Messaggio da lucamercurio » 11 giu 2002, 12:41

Hey che ne dite del MACANUDO PERFECTO!? Sarebbe quello maduro da poco sul mercato italiano, vedo che ha avuto un grande successo di pubblico , io l`ho fumato ma mi e` parso un po` anonimo, solo il finale era decisamente mielato/caramellato. Cmq per i neofiti penso sia ottimo....
CIAO CIAO LUCA

ilghiro
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Messaggio da ilghiro » 12 giu 2002, 18:49

RAFAEL GONZALEZ LONSDALE: un grande. Una fumata per ogni stagione. Un sigaro che non stanca mai. mai monotono. Miele e sentori floreali si alternano con un equilibrio tale da renderlo delicato ma mai inconsistente.

simone

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Messaggio da simone » 12 giu 2002, 19:24

Bella lì Ghiro! Stavo proprio pensando di farne entrare una scatola nel prossimo ordine a Garcia.

ilghiro
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Messaggio da ilghiro » 12 giu 2002, 23:23

E allora per essere brevi saranno soldi ben spesi. Ciao Simone....ha una "parlata" quasi quasi bolognese.
Ciao.

Matteo
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Messaggio da Matteo » 03 lug 2002, 17:03

Ieri è stata una di quelle giornate oscene, quelle da: "fermate il mondo che voglio scendere". Così chè mi son detto, vediamo se un hoyo double corona sarà il giusto coronamento di una pessima giornata (ossia che non tiri), o se sarà come un raggio di sole tra le nuvole. Non è stato un raggio, ma uno squarcio nel cielo. Difficilmente poteva sbagliare, aveva una splendida capa colorada scura, tendente al maduro e venature leggermente accennate. A crudo un sentore leggermente vanigliato, inizio in sordina con un tiraggio PERFETTO e combustione regolare (io sono un paranaico della combustione, se non brucia uniformemente mi viene l`artereo). Un crescendo costante di "forza" gustativa, con la perenne presenza di queste note dolci e mielose. Cavolo, ne fumerei ogni giorno di sigari così. Grazie Rocfort che con il tuo intervento di ieri mi hai fatto venire in mente d`averne avuto uno.
Ciao e buon fumo

ilghiro

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Messaggio da ilghiro » 03 lug 2002, 18:48

RAMON ALLONES 8-9-8: un gran sigaro non c`è che dire. Plenizio nel suo libro lo descrive come un sigaro autentico, con sapori erbacei che possono essere dati dalla mancanza di stagionatura (è un sigaro che necessita di invecchiamento). Personalmente l`ho trovato con personalità, potente e complesso. Non adatto ai novizi e da dedicare alla fumata da meditazione. Consiglierei accompagnato ad un liquore al cioccolato o naturalmente al classico rhum (o all`Occhio di Pernice di Avignonesi, perchè no?).
Capa stupenda, setosa, color natural colorado.
Da provare.

Pablo R.

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Messaggio da Pablo R. » 03 lug 2002, 22:55

Scusa Ilghiro, ma mi hai stuzzicato:l`occhio di Pernice di Avignonesi lo trovo sconcertante; al naso sa solamente di colla UHU, in bocca è squilibrato in maniera disarmante. E` vero che è molto persistente, ma a volte sarebbe meglio dimenticare (sia quello che hai bevuto sia quanto l`hai pagato). Che ne pensi di un abbinamento con un bel Rhum J.M.?
Buon fumo

ilghiro

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Messaggio da ilghiro » 04 lug 2002, 11:00

Direi ottimo. E` un sigaro che abbinerei molto bene con un rhum non eccessivamente alcolico, preferendo il caramellato.

Andrea Vincenzi

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Messaggio da Andrea Vincenzi » 04 lug 2002, 11:08

Avignonei è un grande abbinamento, per me, anche se preferisco il Normale (1987 e 88). Dipende molto dalle annate... Per quanto riguarda l`articolo riassunto dell`Amateur de Cigare è esatta la traduzione e perfetta l`interpretazione. Ci sono versioni distinte anche qui a Cuba. Quello che è amio avviso certo è che la qualità delle ultime Semille credo sia molto buona, perchè altrimenti non si spiegherebbero certi grandi sigari che mi sono fumato in questi ultimissimi mesi. L`Università e l`Instituto del Tabacco dell`Avana e di Pinar sono di prim`ordine. Le amcchine per il tiraggio sono, ad oggi, già in tutte le manifatture della capitale ed entro settembre in tutte quelle del Paese. Il controllo di qualità è aumentato a dismisura a tutti i livelli della produzione (sin dal campo) ed è vero che oggi, al terzo richiamo per un mazzo mal arrotolato, il Torcedor viene licenziato, quindi le cose stanno realmente cambiando in maniera rapida. La qualità dell`ultimo raccolto è stata per quantità e volume ECCEZIONALE e quindi si preannuncinao grandi cose per i prossimi anni. INFINE UNA PRIMIZIA ASSOLUTA ANNUNCIATA QUESTA MATTINA QUI ALL`AVANA DA HABANOS S.A.: Nel 2003 saranno prodotti 500.000 pezzi della PRIMA RISERVA millesimata mai prodotta da Habanos. Si tratterà di una scatola da 24 COHIBA (assortiti in 6 vitolas tra cui la novità SIGLO VI e una Media Corona, oltre al Piramide) caratterizzati per avere CAPA, CAPOTE e TRIPA della raccolta 2000, quindi saranno fatti e messi in commercio a tre anni dalla raccolta. I prezzi non sono ancora stati comunicati... ma ve li lascio immaginare, così come credo sia già partita oggi da parte di tutti i miei colelghi qui all`Avana la caccia alla prenotazione... con ogni mezzo.

Prossimamente sarà un piacere aggiornarvi su questa ed altre importantissime novità tramite il SITO (magari tramite CIMO).

Credo che un importante rotta sia stata tracciata proprio oggi.
Andrea Vincenzi.

Simone

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Messaggio da Simone » 04 lug 2002, 19:27

Romeo & Julieta Sport Largos. Piccolo, simpatico e per nulla impegnativo. Ne ho comprati cinque riscontrando una sostanziale uguaglianza sia per quanto riguarda la qualità che per quanto riguarda gli aromi. Non ho avuto invece il coraggio di tagliarne uno per vederlo all`interno (volevo fumarli tutti). Qualcuno sa se è un long filler?
Saluti

Andrea Vincenzi

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Messaggio da Andrea Vincenzi » 04 lug 2002, 23:39

Si trata di un tripa larga o long filler che dir si voglia. Devo essere sincero: non l`ho mai fumato... mi fa piacere leggere che si tratti di una buona fumata. Andrea Vincenzi

Simone

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Messaggio da Simone » 05 lug 2002, 11:58

Beh, se si tratta di un long filler il mio giudizio sale, anche in considerazione del prezzo contenuto. Gli aromi ricordano vagamente il petit corona di R&J di recente reintroduzione (mi pare). Rispetto a quest`ultimo - che ho fumato per l`ultima volta tre anni fa - ha aromi più legnosi e non manifesta punte di cioccolato e di agrumi che (a mio parere) si riscontrano nel mareva.
Grazie per la precisazione

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Messaggio da Matteo » 05 lug 2002, 13:46

Allora prova il Regalias de Londres, sempre di R&J, si tratta di un coronita. Ne rimarrai felicemente sorpreso. Costo 3€.

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Messaggio da ALLE » 05 lug 2002, 14:08

Concordo.
Anche in considerazione del prezzo, e` un buon sigaro in cui si possono trovare i sapori caratteristici di R&J (Ad esempio il cedro).
Quelli che ho provato (Su consiglio di Remo),
anche a causa del formato (40x117), avevano come unica pecca un tiraggio mediamente-difficoltoso.
Comunque promosso.

Simone

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Messaggio da Simone » 05 lug 2002, 14:39

l`ho provato il regalias, ma non ne sono rimasto contento. L`aroma non è malvagio, anzi, ma il problema dei sigari fatti a macchina è il sudario in cellophane che li stritola. Ho comprato un paio di petacas da Ambrosini a Monza, quando di passaggio andavo in Tribunale che è nei pressi, e in entrambi i casi ho avvertito nei sigari odore di muffa. La causa è l`eccesso di umidità che, in sigari confezionati in quel modo, ristagna causando l`inconveniente che ho avvertito. E l`odore di muffa, a mio giudizio, non consente neppure l`accensione del sigaro.
Ciao

Matteo
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Messaggio da Matteo » 05 lug 2002, 16:55

Quelli che ho preso io non erano in cellophane, ed anzi avevano una bella capa scura.

ALLE
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Messaggio da ALLE » 05 lug 2002, 16:57

Quelli che abbiamo preso assieme a Matteo non erano incellophanati e nel retro box c`era la classica scritta "Totalmente a mano".
So che a volte puo` succedere che questa dicitura non sia reale, comunque bisognerebbe chiedere a Remo.

simone

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Messaggio da simone » 05 lug 2002, 17:29

No, no, evidentemente sono io che sono un po` fuso. Mi riferivo ai regalias de la habana che sono tutt`altra cosa. Effettivamente i regalias de londres li ho visti anch`io senza cellophane ma non li ho mai assaggiati. Colmerò la lacuna.
Ciao

Andrea Vincenzi

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Messaggio da Andrea Vincenzi » 05 lug 2002, 17:30

Simone, credo he tu ti stia confondendo con il Regalias de La Habana (anche perchè la descrizione potrebbe essere molto simile a quella che darei io...). Regalias de Londrea non è meccanico e non ha l`avvolgimento in polipropilene. Andrea Vincenzi

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Messaggio da ALLE » 05 lug 2002, 17:39

Cari Andrea e Simone, penso di avere risolto il problema (Grazie anche a Matteo).
Ho trovato il regalias machine-made (incellophanato) vedi link:
www.habana-net.com/cigares-ang/enter.ht ... ndres.html
e quello fatto a mano, vedi link:
http://www.mycigarsite.com/vitolas/cubanlst.htm.
Quelli acquistati da me e Matteo erano del secondo tipo.
Buon fumo.
Alle.

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Messaggio da ilghiro » 08 lug 2002, 16:06

Ramon Allones Small Club Corona: forse è il fdatto che sono molto legato a questa marca, ma non ne sbaglia uno. Un sigaro con una capa bellissima, colorada, oleosa. Un degno concorrente del Partagas Short, perfino migliore date le recenti produzioni del Partagas. Miglior rapporto qualità/prezzo, minor forza, ma più contenuta, dolce in un crescendo. Meglio del Principe del San Cristobal (parere personale).

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Messaggio da Rocfort » 09 lug 2002, 10:49

Voglio parlarvi di un sigaro di cui ho probabilmente già tessuto le lodi, ma che ieri sera mi ha donato un tale piacere nel fumarlo che non mi trattengo. E` il piramide edizione limitata di Partagas. Sono sigari che hanno più di due anni (produzione inizio 2000) che ho acquistato in Spagna. Me ne sono rimasti 5 ed i 20 sin qui fumati non mi hanno mai deluso. Niente problemi di tiraggio. Il colore è colorado scuro, capa grassa quasi oleosa, costruzione leggermente approssimativa per un eccesso di venature, riempimento ottimale. A crudo isoliti sentori di sottobosco e di cuoio che caratterizzano i grandi Partagas. Acceso parte morbido, con note di pane tostato e nocciola con un crescendo impressionante per complessità e potenza: cioccolato, poi cacao in semi con legno pregiato e spezie. A questo punto ho preso il rum del momento un Damoiseaux di 15 anni, rum rustico della martinica, grande ma estremamente difficile (del tipo medicinale come i Demerara di più di 20 anni)ma che si esaltava accoppiandosi al piramide, risultandone una persistente e piacevolisima nota di nocciola tostata del Cimino. Una vera poesia, un grande sigaro. Una grande esperienza.

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Messaggio da ilghiro » 11 lug 2002, 16:45

H.UPMANN N.46: una sola parola: gagliardo! Un vero senza ombra di sorta. Bello, scuro, bruno, grasso, potente. Ecco come defirlo. La potenza si sprigiona fino dal primo puff, per poi crescere leggermente nel secondo terzo (l`ultimo è per uomini duri). Leggermente piccante, note terrose e un pò erbaceo (caratteristica dei "bimbi" giovani). Caffè tostato in sottofondo. Sconsigliato nelle calde e umide serate estive.

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Messaggio da Rocfort » 12 lug 2002, 11:21

Caro Ivan bisogna essere fortunati nella vita. Ieri, avvertito dal caro Michele, mi precipito da Fincato, casa de l`Habano sita nel centro di Roma, per visionare e acquistare i Magnum 46 appena arrivati e sballati. Capirai la mia delusione nel trovarmi di fronte dei sigari giallognoli, a tratti verdolini, duri come stecchi e talmente serrati da sembrare di calibro inferiore a quello che doveva essere. E qui siamo alle solite caro Vincenzi: questo cabinet (non c`era un sigaro che si salvava), o i tre box di bolivar belicoso fine e royal corona, anemici e cagionevoli di salute che mi è capitato di visionare ieri, la Diadema se li riprende o lascia che il caro Fincato li venda ad occasionali turisti, incauti americani e principianti che saranno così definitivamente allontanati dalla passione per i puros. Nel clima di ritrovata armonia ho voluto fare nomi e cognomi, precisi esempi e se vorrà potrò continuare. Sò che non è colpa di Diadema, ma un controllo post distribuzione andrebbe fatto e soprattutto andrebbe assicurato almeno alle due case de l`Habano un prodotto adeguato.
Per concludere il mio Hot of the spot della giornata: short Partagas da cabinet di 50, a lungo attesi, cioccolato scuro, una fumata potente, speziata, incredibile per un sigaro così minuto. Grande, ma come dicevo all`inizio, bisogna avere fortuna e molta pazienza.
Un saluto a tutti. Luigi

Andrea Vincenzi

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Messaggio da Andrea Vincenzi » 14 lug 2002, 12:33

Mi fa un po` sorridere il discorso sulla "fortuna" di Rocfort, ma in verità ha ragione (o "quasi" ragione)! Sicuramente Diadema riprende i serrati e i "duri come stecchi" (giusta la definizione, ma dopo vi dirò cosa ne penso sulla consistenza al tatto su un`altro capitolo che mi piacerebbe aprire sul forum) e questo glielo può confirmare anche lo stesso Fincato (Emiliano o Fausto), tra l`altro ci hanno appena riconsegnato 2-3 confezioni in questi giorni... A volte però il fatto di essere molto serrati credo possa attribuirsi anche ad una fase precoce della loro vita ed agli shock cui, bene o male, sono sottoposti: fabbrica - magazzino - aereo - deposito europeo - TIR - magazzino diadema - ecc.., a volte penso che possa accadere che questo influisca sul prodotto "asciugandolo" (quindi come giustamente ha sottolineato Rocfort quasi si "ritira" su se stesso). Sulla capa invece assolutamente no perchè il colore della capa non può assolutamente essere considerato un "difetto" per quanto riguarda il colore (anche se qui le scuole di pensiero vanno in due direzioni, come ben saprai) e la grassezza, che aggiungerei doverosamente, anche se molti non la considerano a sufficienza. E qui sarei un po` critico - in generale, non mi riferisco assolutamente a Rocfort - perchè si sente spesso una lamentela sul colore ma mai sulla vera qualità della capa, che a mio avviso non è il colore ma è lo spessore, la texture, l`oleosità. La vera esperienza e lo spessore di un aficionados deve trasparire da questo tipo di osservazioni. Do` anche il mio Hit del giorno (di ieri): Ramon Allones Small Club Coronas acquistato e immediatamente acceso nel bellissimo walk-in-humidor della Tabaccheria Bedani di Renazzo (Ferrara), che tra l`altro è a 15 minuti da casa mia... per una volta devo fare solo 15 Km!
Tornando al criterio di scelta di un Habanos, anch`io comunque scelgo tenendo in conto il colore della capa allorquando fumo, pur essendo cosciente (appartengo per lo meno a questa corrente "teologica";) che non vaad influire sulla fumata in termini sensibili. Di più: bisognerebbe aver la possibilità di vedere e toccare il capote, quello sì che influisce, ma lo si sa sempre dopo o durante la fumata...
Andrea Vincenzi

Silvio ®
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Messaggio da Silvio ® » 15 lug 2002, 12:50

Exhibicion n°3 di R&J, un buon sigaro, non molto forte ma piacevole la qualità del tiraggio è ottima.
Ciao e Buon fumo

ilghiro

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Messaggio da ilghiro » 22 lug 2002, 15:44

San Luis Rey Seria A: color maduro, combustione perfetta, tiraggio quasi ottimale (attendo di provarlo dopo un pò di "cantina";). Una capa bellissima da far invidia as un partagas D3, sapori di caffè, nocciole. Sicuramente ha bisogno di un pò di stagionatura in quanto risulta un pò squilibrato. E come di ce J.S. su CA: Full Bodied. Un grande. Il prezzo in Italia è di 8.5 euro l`uno.

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Messaggio da Rocfort » 22 lug 2002, 17:02

Caro Ivan, ho trovato i seria A italiani troppo giovani e squilibrati: belli a vedersi ma troppo tannici, con note vegetali dominanti e pochissima evoluzione. Tra l`altro non penso ad un grande vino che ha bisogno di appropiato invecchiamento, ma piuttosto ad una annata sbagliata di un grande vino. Però tu sei sempre molto fortunato e forse hai imbroccato il box giusto. Chissà!
Luigi

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Messaggio da ilghiro » 22 lug 2002, 17:09

Caro Luigi, non ho mai provato San Luis prima d`ora. Per quello che ho potuto provare, sicuramente il sigaro è un pò squilibrato, sperando che con un pò di invecchiamento si assesti un pò. Sabato sera mi sono concesso un Partagas Piramide, pensandoti (solamente per qualche secondo, ma dai accontentati non sei una bella ragazza!)...che buono!
Ciao.

Simone

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Messaggio da Simone » 01 ago 2002, 20:45

Los Statos De Lux - Delirios, un nome una garanzia, eppure... Vengono venduti in una curiosissima petaca in cartone giallo con sopra un aquila troneggiante. La confezione, un piccolo parallelepipedo, ne contiene dieci. L`ho acquistata più per curiosità che per vocazione (avendo fatto due precedenti esperienze negative con i Belinda e i malefici Flor de Cano, introdotti assieme ai Delirios sul nostro mercato) ed è stata una piacevole sorpresa. La capa, pure avvolta a macchina, non è brutta e non presenta screziature eccessive. Buono il tiraggio e la combustione, ma piacevole a mio parere è l`aroma tutto cubano che sprigionano. Niente di eccezionale, intendiamoci, e l`ultimo terzo - come quasi tutti i machine made - non va fumato, ma ripeto piacevole e decisamente economico. E poi la scatola da dieci, con le nuove norme, potrebbe pure rappresentare un pezzo carino in una collezione da nostalgici.

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Messaggio da ilghiro » 06 ago 2002, 15:51

Davidoff Petit Corona Millenium: ebbene sì, un Davidoff. Non pensate male di me, io rimango pur sempre un CUBANOFILO convinto. Ma è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare. Capa: bella, setosa, bruna color caffè, anzi ciocco-caffè. Tiraggio e combustioni: esemplari (non poteva essere altrimenti). Un sigaro da appoggiarsi benissimo ad un buon espresso, per nulla impegantivo. leggermente dolce, note tostate e di caffè in crescendo, un finale leggermente amarognolo. Un pò piatto, ma per un petit corona è passabile. Buono anche il prezzo, tutto sommato i 9 euro spesi oramai sono all`ordine del giorno per molti cubani di piccole e medie dimensioni.

Simone

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Messaggio da Simone » 07 ago 2002, 11:26

Caro Ivan, ieri sera con amici ho provato un Hupman Magnum 46 (da te giudicato in questo stesso forum un sigaro gagliardo e speziato) e devo dire che il mio personale giudizio è differente. La scatola (bottino di guerra di Barba13, di recente marciato su la Isla Grande) è di dic.01, quindi decisamente giovane per un sigaro che, a mio giudizio, si merita almeno tre anni di riposo. Tuttavia, seppure i moduli fossero giovani (con riempimento forse non sufficiente, unico neo), il magnum si è rivelato un sigaro cremoso, nocciolato (io personalmente ho percepito anche la vaniglia) di gran corpo. Le spezie si sentono, ma in un leggero crescendo che non diviene mai eccessivo, restando quasi in sottofondo. Me lo sono fumato fino alla fine e devo dire che da tempo (eccetto il Diplomaticos n.2), non finivo un sigaro con tanta soddisfazione.

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Messaggio da ilghiro » 07 ago 2002, 11:33

Caro Simone, anche il mio Magnum era piuttosto giovane, datato 2002. Indubbiamente è unsigaro che ha bisogno di un bel affinamento in humidor per esprimere il meglio di sè. Io lo giudico gagliardo e speziato, e sicuramente non adatto alle notti afose estive insomma, poi chissà, dopo una bella cena si selvaggina sarà tutta un`altra cosa. L`impressione è stata indiscutibilmente più che buona, aspetto l`inverno per riprovarlo.

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